mercoledì 27 ottobre 2010
Mercato Emergente
Alle elezioni presidenziali brasiliane della scorsa settimana c'è stata una sorpresa, Dilma Rousseff, candidata del presidente uscente Lula, non ha raggiunto il 50% delle preferenze necessarie per la vittoria al primo turno. Per conoscere il nome del prossimo capo dello Stato del Brasile bisognerà attendere il prossimo 31 ottobre. Dilma affronterà nel ballottaggio il socialdemocratico José Serra. L'esito del primo turno delle elezioni presidenziali ha avuto solo un modesto impatto sulla Borsa di San Paolo. Dilma resta infatti la chiara favorita alla conquista della presidenza e un'improbabile vittoria di Serra non dispiacerebbe affatto ai mercati. Serra ha governato in passato con successo il ricco Stato di San Paolo ed è stato sindaco della capitale paulista, il centro della finanza brasiliana. In ogni modo la maggior parte degli esperti sono convinti che sia con Dilma che con Serra alla guida del Paese il "Miracolo Brasiliano" continuerà. Nel secondo trimestre di quest'anno il PIL del Brasile è cresciuto dell'8,8%. Per l'intero 2010 gli economisti prevedono in media una crescita del 7,5%. Le basi per i prossimi anni sono robuste. Il Brasile è un paese dotato di enormi risorse naturali, la crisi finanziaria lo ha appena sfiorato e sul suo mercato immobiliare non c'è stata una bolla speculativa. Negli ultimi anni sono stati creati milioni di nuovi posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso ad agosto ad un nuovo minimo storico. Il Brasile è oggi l'ottava economia mondiale e dovrebbe raggiungere in futuro la quinta posizione dietro USA, Cina, Giappone e Germania. L'elevata credibilità economica e politica acquistata dal Brasile viene attestata dal fatto che il Paese ha ottenuto di organizzare i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi nel giro di quattro anni. (Fonte: borsa inside)
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