martedì 30 novembre 2010

Jornal Nacional - 29.11.2010 - parte 04 - www.tamoligado.net

venerdì 26 novembre 2010

INVESTIMENTI STRANIERI IN BRASILE

Investire in Brasile – informazioni sulla tassazione



In Brasile, la Costituzione Federale attribuisce al Governo Federale, agli Stati, al Distretto Federale e ai Comuni il potere di istituire tributi, suddivisi in imposta, tasse e contributi di miglioramento. Compete al Governo Federale istituire imposte sul reddito delle persone giuridiche (IRPJ), imposte sui beni di produzione industriale (IPI) ed imposte sulle operazioni finanziarie (IOF). Le persone giuridiche sono tassate in base al principio di universalità, secondo il quale la totalità degli utili, redditi e guadagni di filiali oppure succursali prodotti all’estero saranno tributati con IRPJ a carico della sede dell’impresa in Brasile.

Tributi Federali

A livello federale, l’imposta sul reddito ricade sulle persone fisiche (IRPF), nazionali o straniere, o sulle persone giuridiche (IRPJ), in relazione ai guadagni di capitale percepiti in Brasile o all’estero. Rispetto alle persone fisiche residenti l’imposta incide sul reddito e sull’aumento del patrimonio, ottenuto da fonti di provenienza nazionale o straniera, con applicazioni di un’aliquota che varia dal 15% o 27,5% a seconda dell’importo del reddito.
Per quanto concerne le persone giuridiche non vi è disparità di trattamento fiscale tra società a capitale brasiliano e società a capitale straniero. Le succursali di società straniere in Brasile sono sottoposte alla stessa tassazione (IRPJ) prevista per le società locali. Gli utili delle succursali sono considerati direttamente a disposizione delle sedi centrali, a prescindere del loro effettivo trasferimento all’estero. Le holdings sono sottoposte al regime tributario applicabile alle comuni persone giuridiche. Tuttavia l’imposta sul reddito è applicata soltanto sull’utile diretto ottenuto dalla holding, incidendo sul reddito indiretto delle società facenti parte della stessa holding.
L’imposta sul reddito per le persone giuridiche (IRPJ) incide sui profitti ed il reddito del capitale percepito dalla società, derivante da operazioni compiute all’estero o in Brasile, ed è normalmente calcolata sul reddito netto (“lucro real”), accertato con bilancio annuale o trimestrale ed effettuate le dovute deduzioni consentite dalla legge. Le persone giuridiche possono scegliere, come base di calcolo per l’imposta, il profitto reale (“lucro real”), stimato (“presumido”) o “arbitrado” (stimato dall’Autorità tributaria in determinate circostanze): quelle persone giuridiche che hanno come base di calcolo il profitto reale (“lucro real”) possono optare per il pagamento mensile, per stimativa, dell’imposta, osservate determinate condizioni. L’attuale aliquota sul reddito delle persone giuridiche è pari al 15% del reddito netto, indipendentemente dal tipo di attività svolta (è altresì prevista un’aliquota aggiuntiva del 10% da applicarsi sulla porzione del profitto reale (“lucro real”) che ecceda la somma di RS$20.000,00 (venti mila reais) al mese. Si noti che l’IR incide anche sulla fonte di redditi pagati, accreditati, rimessi o consegnati a residenti o domiciliati all’estero, con aliquota del 15% o del 25% in base alla natura del reddito (IRF).
Inoltre, per le persone giuridiche ricade l’imposta sui prodotti industriali (IPI), che incide sulla produzione industriale di beni, nonché sull’importazione di beni industriali. I fatti generatori del tributo sono: lo sdoganamento (“desembaraço aduaneiro”) del prodotto importato; l’uscita del prodotto industrializzato dallo stabilimento dell’importatore, dell’industriale, del commerciante o dell’aggiudicatario, e l’aggiudicazione del prodotto sequestrato o abbandonato quando viene portato in asta pubblica. Le aliquote che incidono sul valore delle operazioni dalle quali deriva l’uscita di merci variano secondo la natura del prodotto (in media 10%). L’aliquota più alta tocca i prodotti ritenuti non essenziali (bibite, cosmetici, sigarette, ecc.). Il versamento dell’IPI sulle materie prime, prodotti semilavorati e materiali d’imballaggio può essere utilizzato come credito fiscale. Questa imposta non incide sulle operazioni di esportazione.
L’imposta sulle operazioni finanziarie (IOF) varia a seconda della natura delle operazioni realizzate, ed è dovuta per operazioni di credito erogate da istituzioni finanziarie, operazioni di cambio, operazioni di valori mobiliari, nelle ipotesi di intervento di istituzioni autorizzate a operare sul mercato di titoli e valori, finanziamenti. L’IOF sulle operazioni di cambio estero (IOF/Cambio), con aliquota dello 0% per la maggior parte delle operazioni, ricade su qualunque operazioni di cambio estero fatta in Brasile. L’aliquota però potrà essere maggiorata in qualsiasi momento, dal Ministero delle Finanze, fino ad un massimo del 25%.

Fonte: Consolato Generale del Brasile a Milano - 2008  www.brasilemilano.it

lunedì 22 novembre 2010

Inflazione in Brasile: mantenuta per tutto 2011






Il Consiglio Nazionale monetario (CMN) ha deciso il Martedì che l'obiettivo di inflazione per il 2011 rimane al 4,5%, ha detto ministro per la Pianificazione Paulo Bernardo.
Il governo ripete, così la stessa aliquota applicata per gli anni 2009 e 2010.
Il numero servirà come "target" della politica monetaria, come già nel 2010, dato che le decisioni sugli interessi possono richiedere fino a nove mesi per effetto dell'inflazione.
Alcuni analisti di mercato sono giunti a sostenere che il Brasile avrebbe camera di ridurre l'obiettivo entro il 2011, dal momento che la crisi economica ha ridotto il consumo e, di conseguenza, la possibilità di aumento dei prezzi.
Tuttavia, la maggior parte degli esperti già puntato a mantenere il tasso al 4,5%. La spiegazione è che l'inflazione tornerà a spaventare, come i paesi cominciano a riprendersi.
Capire cosa c'è dietro la decisione del governo.
Perché il governo ha scelto di mantenere l'obiettivo del 4,5%?
Mantenere l'obiettivo del 4,5% indica che il governo vede ancora c'è spazio per una significativa riduzione dell'inflazione nel paese.
I prezzi di alcune materie prime, che hanno grande influenza sulla inflazione nel paese, già mostrando segni di ripresa. Entro il 2011, è destinata ad aumentare ancora di più.
In aggiunta, un tasso inferiore riduce le probabilità di successo della Banca centrale.E se l'inflazione mostra segni che supererà l'obiettivo, il governo deve intervenire alzando i tassi di interesse, che danneggia la crescita economica.
Un esempio di questo processo si è verificato lo scorso anno, quando l'inflazione è stata del 5,9%. Il numero era all'interno del campo di tolleranza (2,5% - 6,5%) ma ben al di sopra dell'obiettivo centrale del 4,5%.
La Banca centrale è stata costretta quindi ad avviare un processo di aumento dei tassi di interesse, che passa da 11,25% tasso in giugno, al 13,75% in dicembre. Con il peggioramento della crisi finanziaria globale, tuttavia, la Fed ha tagliato i tassi di nuovo.
Perché dovrei poi avere un obiettivo più stretto?
L'obiettivo di inflazione consente maggiore controllo. I governi che adottano tale sistema, in teoria, cercano di adempiere i loro impegni, raggiungendo una inflazione "accettabile".
Nel 1999, quando il governo brasiliano ha adottato il sistema, l'obiettivo del target di inflazione è stato dell'8%. Quello stesso anno, l'inflazione reale era vicino al centro di destinazione, con 8,94%. Attualmente, l'obiettivo è del 4,5% e il mercato prevede un tasso d'inflazione del 4,33%.
Gli economisti favore del modello sostengono che se l'obiettivo è più basso, le aspettative di inflazione tendono a convergere a questo nuovo livello, riducendo ulteriormente l'inflazione nel paese. In questo caso, non ci sarebbe bisogno di alzare i tassi di interesse.
Idealmente, l'obiettivo è sempre il più piccolo possibile, ma senza togliersi dalla realtà.
La decisione è solitamente tecnico o politico?
Entrambi i fattori tendono ad influenzare la decisione. Dal punto di vista tecnico, alcuni economisti stimano che a seconda della crisi, l'inflazione dovrebbe produrre nei prossimi anni, facendo spazio per la riduzione del target.
Tuttavia, gli economisti stessi sostengono che questa non è una decisione facile, perché sulla strada ci sono le elezioni per la presidenza e governi statali.
Un obiettivo più piccolo per il 2011 potrebbe determinare una stretta monetaria nel 2010, un fatto che non sarebbe positivo per il governo in campagna elettorale.
Chi decide l'obiettivo?
La decisione spetta al Consiglio monetario nazionale, composto da ministri delle Finanze e della Pianificazione, il presidente della Banca centrale.
L'anno scorso, durante le discussioni circa l'obiettivo del 2010 vi sono stati segnali di disaccordo tra i rappresentanti della CMN. Mentre il ministro delle Finanze, Guido Mantega ha difeso il mantenimento dell'obiettivo del 4,5%, la banca centrale ha visto in camera per un obiettivo più piccolo.
Quest'anno, però, la controversia non è stato così visibile. Una spiegazione potrebbe essere che i ministri sono d'accordo sul futuro dell'economia.
Qual è l'obiettivo per l'inflazione?
Nel sistema di inflation targeting, il governo rende pubblico ciò che tasso di inflazione che si desidera perseguire. Così, la sua politica dei tassi di interesse diventa più prevedibile dei mercati e della società in generale.
In questo contesto, l'inflazione è "fuggire" l'obiettivo principale è possibile prevedere con più precisione quale sarà la reazione del governo. Se l'inflazione colpo il tetto, per esempio, è plausibile attendersi tassi d'interesse più elevati.
Il sistema di inflation targeting è stato adottato in Brasile nel 1999, ma non tutti i paesi seguono il modello. Un esempio sono gli Stati Uniti, dove il governo pubblica una serie di inflazione "auspicabile", ma non un obiettivo esplicito.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo modello?
Il sistema di puntamento è stato elogiato in molti paesi. Il motivo principale è la maggiore trasparenza e prevedibilità che il sistema dà banche centrali.

sabato 30 ottobre 2010

Isola di Fernando di Norogna (Noronha)

Foto di Michelle Costa by Roque


Le spiagge dell”arcipelago sono paradisiache, la flora e la fauna ricchissime e i paesaggi stupendi. Fernando de Noronha è uno dei luoghi più ammirati del mondo. Le buone condizioni ambientali dell”arcipelago attirarono l”attenzione di ambientalisti di tutto il mondo e ricevette dall”Unesco il titolo di Patrimonio Mondiale dell”Umanità, nel 2002. 

L”Arcipelago fu descritto per la prima volta nel 1503 da Americo Vespucci. Fu invaso da francesi e olandesi, e finalmente, i portoghesi si impossessarono. Diversi siti storici conservano vestigi dei colonizzatori: Vila dos Remédios, Vila da Quixaba, Parque de Sant”Ana e le rovine delle Fortificazioni di San Pietro di Boldró, di Santo Antonio, e di Nossa Senhora da Conceição. 

Con 21 isole, Fernando de Noronha occupa un”area di 26 km². L”isola principale, omonima, è l”unica abitata ed è anche la più grande - 17 km². Parte dell”isola è il parco nazionale Marino di Fernando de Noronha, considerata Area di Protezione Ambientale (APA) dal 1988, con circa 8 km². 

Il parco è stato creato con l”obiettivo di proteggere la fauna, la flora e altre risorse naturali. Il parco include tutte le isole secondarie. L”estensione totale è di 112,7 km², e il perimetro, 60 km. Possiede cinque sentieri definiti che conducono a luoghi che possono essere visitati con autorizzazione previa dell”Ibama. 

La popolazione dell”Arcipleago è di 2100 abitanti circa. Il turismo è praticato in modo sostenibile, creando l”opportunità dell”incontro equilibrato tra l”uomo e la natura in uno dei più importanti santuari ecologici del mondo. 

Fernando de Noronha ha una buona infrastruttura per soddisfare il turista: agenzia bancaria, questura, ufficio postale, ufficio per informazioni turistiche, ospedale, polizia, porto, informazioni meteorologiche, alberghi, pensioni e accesso Internet. In alcuni di questi piccoli alberghi, si convive direttamente con gli abitanti del posto, che trasformarono le loro case in piccoli alberghi, pensioni e piacevoli lodges. 

Flora
La vegetazione predominante a Fernando de Noronha è composta da specie tipiche della zona agreste del nord-est brasiliano, che perdono il fogliame nella stagione secca. In generale, presenta alberi nelle aree più alte e arbusti sulle superfici più piane. Da marzo a luglio, la vegetazione è più esuberante, però la possibilità di pioggia aumenta notevolmente. 

Fauna
A Fernando de Noronha si trovano molte piscine naturali che permettono il diretto contatto con la variata ed esotica fauna marina del luogo. Le acque delle isole sono colme di pesci, spugne, alghe, molluschi e coralli, tra questi il più abbondante dell”arcipelago, il Montastrea cavernosa. 

Dal belvedere della Baía dos Golfinhos (Baia dei Delfini), si vede uno dei più begli spettacoli mai immaginati. Ogni giorno, all”alba, si possono ammirare gruppi di delfini-rotatori che vanno verso l”interno della baia, un”area d”acque calme e protette, il loro ambiente naturale. 

Si possono osservare anche le tartarughe marine, a partire da novembre, a gruppi sulla superficie delle acque, epoca in cui le tartarughe maschi disputano le tartarughe femmine, iniziando il periodo della riproduzione della specie. Il Centro Nazionale di Conservazione e Gestione delle Tartarughe Marine – conosciuto come Progetto TAMAR/IBAMA – dal 1984 si prende cura delle tartarughe femmine, delle uova e degli ambienti di riproduzione e valuta la popolazione. Questi animali sono protetti da Decreto-Legge che proibisce la loro cattura, la pesca e il maltrattamento di tutte le specie di cheloni in acque brasiliane. L”arcipelago conta inoltre con specie endemiche, animali portati dall”uomo e animali migratori.

mercoledì 27 ottobre 2010

Mercato Emergente

Alle elezioni presidenziali brasiliane della scorsa settimana c'è stata una sorpresa, Dilma Rousseff, candidata del presidente uscente Lula, non ha raggiunto il 50% delle preferenze necessarie per la vittoria al primo turno. Per conoscere il nome del prossimo capo dello Stato del Brasile bisognerà attendere il prossimo 31 ottobre. Dilma affronterà nel ballottaggio il socialdemocratico José Serra. L'esito del primo turno delle elezioni presidenziali ha avuto solo un modesto impatto sulla Borsa di San Paolo. Dilma resta infatti la chiara favorita alla conquista della presidenza e un'improbabile vittoria di Serra non dispiacerebbe affatto ai mercati. Serra ha governato in passato con successo il ricco Stato di San Paolo ed è stato sindaco della capitale paulista, il centro della finanza brasiliana. In ogni modo la maggior parte degli esperti sono convinti che sia con Dilma che con Serra alla guida del Paese il "Miracolo Brasiliano" continuerà. Nel secondo trimestre di quest'anno il PIL del Brasile è cresciuto dell'8,8%. Per l'intero 2010 gli economisti prevedono in media una crescita del 7,5%. Le basi per i prossimi anni sono robuste. Il Brasile è un paese dotato di enormi risorse naturali, la crisi finanziaria lo ha appena sfiorato e sul suo mercato immobiliare non c'è stata una bolla speculativa. Negli ultimi anni sono stati creati milioni di nuovi posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso ad agosto ad un nuovo minimo storico. Il Brasile è oggi l'ottava economia mondiale e dovrebbe raggiungere in futuro la quinta posizione dietro USA, Cina, Giappone e Germania. L'elevata credibilità economica e politica acquistata dal Brasile viene attestata dal fatto che il Paese ha ottenuto di organizzare i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi nel giro di quattro anni. (Fonte: borsa inside)

lunedì 27 settembre 2010

Nuovo stadio a Recife potrebbe essere uno dei più moderni del paese




Progetto disegnato dall'architetto Daniel Fernandes soddisfa tutte le esigenze della FIFA, tra cui una buona visibilità dei tifosi, scatole e diverse questioni di sicurezza.


















Per ricevere la Coppa del Mondo 2014 in stile, Recife comprenderà la costruzione dello stadio Arena Recife, che si trova a São Lourenço da Mata, un comune dell'area metropolitana di sviluppo globale.
 Con una capacità di 46.000 posti a sedere, un investimento stimato di $ 450 milioni (attraverso un partenariato pubblico-privato (PPP), portando gli investimenti privati con particolare attenzione alla redditività e l'uso dello stadio), le previsioni sono per la consegna fine del 2012 . Lo stadio si distingue per la cover, giunto alla sua progettazione, tutti gli elementi richiesti dalla FIFA, come la visibilità, comfort, sicurezza e comfort.
"Il progetto è progettato per rendere quello stadio dei punti di riferimento del paese, seguendo i più severi standard internazionali per questo tipo di attività", spiega l'architetto Daniel Fernandes, capo del progetto, con esperienza nella progettazione di stadi. Nei progetti curriculum professionale raccogliere stadi come la nuova arena Ponte Preta a Campinas, in Brasile, Gremio di Porto Alegre, ed è stato assunto come consulente tecnico del disegno di legge Maracanã nuova riforma (RJ).
Arena Recife, la visibilità sarà la grande differenza. "In Recife, la visibilità sarà data priorità in modo che tutti gli appassionati di avere una visione perfetta del campo senza punti noti ciechi.Inoltre, abbiamo scatole e le aree VIP per dare ai fan la più grande comodità possibile ", spiega l'architetto.
Sociale e misure ambientali come l'uso di soluzioni di energia solare, la ventilazione, il riutilizzo delle acque, trattamento delle acque reflue e di illuminazione naturale anche importante per il progetto. Nelle vicinanze dello stadio sarà costruito a City Cup, in cui lo sviluppo nuovi dovrebbero essere costruiti 9.000 alloggi. Da segnalare anche un altro fattore positivo: il Recife Arena sarà costruito in un'area di grande fascino naturale, senza un ambiente urbanizzato. Il concept del progetto ha preso in considerazione l'integrazione con il territorio naturale e anche il suo rapporto con l'occupazione del futuro della città di Coppa del Mondo. 




lunedì 1 febbraio 2010

Recife una delle Città sede del mondiale da calcio 2014




Tagliata da fiumi, canali e decine di ponti che collegano un quartiere all'altro, Recife ha diverse attrazioni turistiche. La Venezia Brasiliana, come è chiamata, è piena di spiagge e storia. Olinda, città vicina, un ricco patrimonio storico riconosciuto DALL'UNESCO. Chiese, musei e fiere dell'artigianato completano il quadro.Il Carnevale è famoso. A Recife la diversità della festa è grande, ce musica per tutti i gusti e Olinda, il Frevo è la danza regionale che predomina per la gioia dei festeggianti.

domenica 31 gennaio 2010

Brasile: "non solo calcio e samba"...


Quando si guardano i paesi emergenti, quasi sempre si guarda l’Asia, soprattutto
Cina ed India.

Questo a ragione, perché i risultati di quest’area sono stati stratosferici sia dal punto
di vista borsistico, sia dal punto di vista dell’economia reale.

Il Brasile, che pure non è del tutto trascurato, raramente è però visto allo stesso
modo di Cina ed India. Raramente si pernsa al Brasile come la prossima grande
superpotenza mondiale.

Magari il Brasile non dominerà il mondo, ma i numeri per stare tra i quattro/cinque
paesi più importanti li ha tutti.

Il presidente Lula, molto populista nei discorsi, si è rivelato pragmatico nella realtà
e ha ottenuto risultati degni di nota. Ha sconfitto l’inflazione galoppante degli anni ’80
e ’90, ha creato oltre 5 milioni di posti di lavoro dal 2000 ad oggi e grazie al boom
delle commodity (soprattutto quelle agricole), il paese ha un surplus commerciale
e sta ripagando il suo debito internazionale. Probabilmente, molto presto le sue
obbligazioni diventeranno “investment grade”. La crescita economica, infine,
è oltre il 5% l’anno.

Naturalmente, in termini assoluti, non c’è bisogno di dire che il Brasile è la più grande
economia del Sud america e punto di riferimento per i paesi dell’area.

Non c’è dubbio che esistano anche dei problemi. Il Brasile è corrotto ed ultra-regolato.
Ma gli altri paesi emergenti sono forse diversi. La Russia non ha forse una classe
politica corrotta? L’India non ha forse una burocrazia enorme (forse peggiore di
quella italiana). La Cina non ha un unico partito che può decidere qualsiasi cosa
da un giorno all’altro?

In termini di potenzialità, il Brasile è posizionato benissimo per sfruttare il boom delle
commodity agricole e soprattutto, cosa molto importante in questi tempi incerti, si
trova in un’area isolata dai grandi problemi che coinvolgono il resto del mondo, come
il terrorismo, lo scontro di civiltà, i venti di guerra.

Per tutti questi aspetti, tra i vari emergenti forse il Brasile è quello più a basso rischio.
Infine, come investimento, il Brasile ha registrato un robusto mercato toro sulle azioni
e il mercato immobiliare sta vivendo un autentico boom, con le proprietà che
sono molto ambite dagli investitori internazionali.

Ed anche la sua valuta, il Real, si sta apprezzando non solo contro il dollaro, ma
anche contro l’euro.

Sicuramente la sua Borsa sarà volatile, come tutti gli emergenti. Ma sapendo gestire
il timing e l’aspetto psicologico dell’investimento, i fondamentali sono davvero ottimi.