Gli stranieri sono autorizzati ad acquistare immobili in tutto il Brasile. La Legge Brasiliana non fa alcuna differenza tra Brasiliani e stranieri per quanto attiene alla proprietà dell’immobile e ai diritti acquisiti su di esso con l’acquisto. Stranieri sono solo limitatati in alcune operazioni dettate dalla sicurezza nazionale in aree di frontiera o di grande estensione. I Governi stranieri non possono possedere immobili o terreni se non quelli atti a ospitare la propria rappresentanza diplomatica in Brasile.
Vedere: Costituzione della Repubblica Federale del Brasile, articolo 5, paragrafo XXII
In un qualsiasi Cartorio e successivamente (stesso giorno o giorno dopo) si registra
l’ immobile nel Registro dove l’immobile e’ iscritto.
NB: Cartório è l’ufficio di un notaio
Subito dopo aver effettuato l’atto dal notaio, se si paga in un unica soluzione. Se l’acquisto viene dilazionato, si riceverà il Titolo di Proprietà al pagamento del saldo.
Per l’acquisto è necessario il passaporto valido e in tutti gli stati è richiesto anche possedere il CPF (Cadastro das Pessoas Físicas). Il n° di CPF si ottiene facilmente in 2 giorni in Brasile.
CPF (Cadastro das Pessoas Físicas) è un numero di identificazione personale che è usato per tutta la documentazione e la registrazione di qualsiasi transazione finanziaria in Brasile (per esempio: comprare un’immobile, aprire un conto bancario etc…)
Non esiste assolutamente alcun tipo di riservatezza. Chiunque può richiedere, senza alcun tipo di motivazione particolare, dati inerenti la proprietà di un terreno.
Verificare che la proprietà è libera da debiti verificando che le tasse IPTU siano pagate. La verifica la si può effettuare presso la “Prefeitura” (Municipio) indicando il “número do contribuinte” (numero del contribuente)) che si trova nella ”Matrícula” dell’immobile.
Comunque i certificati di registro e dell’ IPTU devono in ogni caso essere presentati dal venditore al notaio e prima che questi non siano stati pagati non si può passare alla “Escritura Publica” (Rogito Notarile), quindi non si può barare.
Solo una tassa chiamata IPTU, praticamente l’imposta sul possesso, pari a circa 0,2% del valore dichiarato dell’immobile alla preifetura municipal, l’IPTU è da pagare una volta l’anno.
L'eventuale rendimento derivante da un immobile è tassato nel Paese dove ha sede. Esistono infatti degli accordi Ocse per evitare la doppia imposizione ai quali aderiscono anche i contratti tra Italia, Brasile e Argentina. In ogni caso, un'eventuale rendita dovrebbe essere inserita nel rigo RW della dichiarazione dei redditi. Se il fisco verifica che le tasse sono state pagate in uno dei due Paesi non è prevista alcuna tassazione in Italia. Ma dove conviene pagare le tasse? Si tenga presente che in Italia alle persone fisiche con un reddito derivante da terreni e immobili si applica un’aliquota che va dal 23 al 43 per cento. Mentre in Brasile ai non residenti l’aliquota va dal 15 al 27,5 per cento .
Vedere: Costituzione della Repubblica Federale del Brasile, articolo 5, paragrafo XXII
In un qualsiasi Cartorio e successivamente (stesso giorno o giorno dopo) si registra
l’ immobile nel Registro dove l’immobile e’ iscritto.
NB: Cartório è l’ufficio di un notaio
Subito dopo aver effettuato l’atto dal notaio, se si paga in un unica soluzione. Se l’acquisto viene dilazionato, si riceverà il Titolo di Proprietà al pagamento del saldo.
Per l’acquisto è necessario il passaporto valido e in tutti gli stati è richiesto anche possedere il CPF (Cadastro das Pessoas Físicas). Il n° di CPF si ottiene facilmente in 2 giorni in Brasile.
CPF (Cadastro das Pessoas Físicas) è un numero di identificazione personale che è usato per tutta la documentazione e la registrazione di qualsiasi transazione finanziaria in Brasile (per esempio: comprare un’immobile, aprire un conto bancario etc…)
Non esiste assolutamente alcun tipo di riservatezza. Chiunque può richiedere, senza alcun tipo di motivazione particolare, dati inerenti la proprietà di un terreno.
Verificare che la proprietà è libera da debiti verificando che le tasse IPTU siano pagate. La verifica la si può effettuare presso la “Prefeitura” (Municipio) indicando il “número do contribuinte” (numero del contribuente)) che si trova nella ”Matrícula” dell’immobile.
Comunque i certificati di registro e dell’ IPTU devono in ogni caso essere presentati dal venditore al notaio e prima che questi non siano stati pagati non si può passare alla “Escritura Publica” (Rogito Notarile), quindi non si può barare.
Solo una tassa chiamata IPTU, praticamente l’imposta sul possesso, pari a circa 0,2% del valore dichiarato dell’immobile alla preifetura municipal, l’IPTU è da pagare una volta l’anno.
L'eventuale rendimento derivante da un immobile è tassato nel Paese dove ha sede. Esistono infatti degli accordi Ocse per evitare la doppia imposizione ai quali aderiscono anche i contratti tra Italia, Brasile e Argentina. In ogni caso, un'eventuale rendita dovrebbe essere inserita nel rigo RW della dichiarazione dei redditi. Se il fisco verifica che le tasse sono state pagate in uno dei due Paesi non è prevista alcuna tassazione in Italia. Ma dove conviene pagare le tasse? Si tenga presente che in Italia alle persone fisiche con un reddito derivante da terreni e immobili si applica un’aliquota che va dal 23 al 43 per cento. Mentre in Brasile ai non residenti l’aliquota va dal 15 al 27,5 per cento .
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