venerdì 26 novembre 2010

INVESTIMENTI STRANIERI IN BRASILE

Investire in Brasile – informazioni sulla tassazione



In Brasile, la Costituzione Federale attribuisce al Governo Federale, agli Stati, al Distretto Federale e ai Comuni il potere di istituire tributi, suddivisi in imposta, tasse e contributi di miglioramento. Compete al Governo Federale istituire imposte sul reddito delle persone giuridiche (IRPJ), imposte sui beni di produzione industriale (IPI) ed imposte sulle operazioni finanziarie (IOF). Le persone giuridiche sono tassate in base al principio di universalità, secondo il quale la totalità degli utili, redditi e guadagni di filiali oppure succursali prodotti all’estero saranno tributati con IRPJ a carico della sede dell’impresa in Brasile.

Tributi Federali

A livello federale, l’imposta sul reddito ricade sulle persone fisiche (IRPF), nazionali o straniere, o sulle persone giuridiche (IRPJ), in relazione ai guadagni di capitale percepiti in Brasile o all’estero. Rispetto alle persone fisiche residenti l’imposta incide sul reddito e sull’aumento del patrimonio, ottenuto da fonti di provenienza nazionale o straniera, con applicazioni di un’aliquota che varia dal 15% o 27,5% a seconda dell’importo del reddito.
Per quanto concerne le persone giuridiche non vi è disparità di trattamento fiscale tra società a capitale brasiliano e società a capitale straniero. Le succursali di società straniere in Brasile sono sottoposte alla stessa tassazione (IRPJ) prevista per le società locali. Gli utili delle succursali sono considerati direttamente a disposizione delle sedi centrali, a prescindere del loro effettivo trasferimento all’estero. Le holdings sono sottoposte al regime tributario applicabile alle comuni persone giuridiche. Tuttavia l’imposta sul reddito è applicata soltanto sull’utile diretto ottenuto dalla holding, incidendo sul reddito indiretto delle società facenti parte della stessa holding.
L’imposta sul reddito per le persone giuridiche (IRPJ) incide sui profitti ed il reddito del capitale percepito dalla società, derivante da operazioni compiute all’estero o in Brasile, ed è normalmente calcolata sul reddito netto (“lucro real”), accertato con bilancio annuale o trimestrale ed effettuate le dovute deduzioni consentite dalla legge. Le persone giuridiche possono scegliere, come base di calcolo per l’imposta, il profitto reale (“lucro real”), stimato (“presumido”) o “arbitrado” (stimato dall’Autorità tributaria in determinate circostanze): quelle persone giuridiche che hanno come base di calcolo il profitto reale (“lucro real”) possono optare per il pagamento mensile, per stimativa, dell’imposta, osservate determinate condizioni. L’attuale aliquota sul reddito delle persone giuridiche è pari al 15% del reddito netto, indipendentemente dal tipo di attività svolta (è altresì prevista un’aliquota aggiuntiva del 10% da applicarsi sulla porzione del profitto reale (“lucro real”) che ecceda la somma di RS$20.000,00 (venti mila reais) al mese. Si noti che l’IR incide anche sulla fonte di redditi pagati, accreditati, rimessi o consegnati a residenti o domiciliati all’estero, con aliquota del 15% o del 25% in base alla natura del reddito (IRF).
Inoltre, per le persone giuridiche ricade l’imposta sui prodotti industriali (IPI), che incide sulla produzione industriale di beni, nonché sull’importazione di beni industriali. I fatti generatori del tributo sono: lo sdoganamento (“desembaraço aduaneiro”) del prodotto importato; l’uscita del prodotto industrializzato dallo stabilimento dell’importatore, dell’industriale, del commerciante o dell’aggiudicatario, e l’aggiudicazione del prodotto sequestrato o abbandonato quando viene portato in asta pubblica. Le aliquote che incidono sul valore delle operazioni dalle quali deriva l’uscita di merci variano secondo la natura del prodotto (in media 10%). L’aliquota più alta tocca i prodotti ritenuti non essenziali (bibite, cosmetici, sigarette, ecc.). Il versamento dell’IPI sulle materie prime, prodotti semilavorati e materiali d’imballaggio può essere utilizzato come credito fiscale. Questa imposta non incide sulle operazioni di esportazione.
L’imposta sulle operazioni finanziarie (IOF) varia a seconda della natura delle operazioni realizzate, ed è dovuta per operazioni di credito erogate da istituzioni finanziarie, operazioni di cambio, operazioni di valori mobiliari, nelle ipotesi di intervento di istituzioni autorizzate a operare sul mercato di titoli e valori, finanziamenti. L’IOF sulle operazioni di cambio estero (IOF/Cambio), con aliquota dello 0% per la maggior parte delle operazioni, ricade su qualunque operazioni di cambio estero fatta in Brasile. L’aliquota però potrà essere maggiorata in qualsiasi momento, dal Ministero delle Finanze, fino ad un massimo del 25%.

Fonte: Consolato Generale del Brasile a Milano - 2008  www.brasilemilano.it

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